#Conciliamo: progetti di welfare aziendale

Pubblicato il l bando rivolto a imprese, società cooperative e soggetti collettivi con almeno 50 lavoratori a tempo indeterminato, che destina 74 milioni di euro per progetti di conciliazione famiglia-lavoro.
I fondi sono destinati a interventi che promuovano un welfare su misura per le famiglie e per migliorare la qualità della vita di mamme e papà lavoratori.
Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un un bando per sostenere la realizzazione di progetti di welfare aziendale.
Le risorse per l’esercizio finanziario 2019 ammontano a 74 milioni di euro e sono stanziate dal Fondo per le politiche della famiglia.
La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa tra un minimo 500 mila euro e un massimo di euro 1,5 milioni.
Il bando ha come obiettivi specifici il rilancio demografico, incremento dell’occupazione femminile, riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne, sostegno alle famiglie con disabilità, tutela della salute, contrasto all’abbandono degli anziani.
Di seguito sono riportate le indicazioni relative ai soggetti beneficiari, alle caratteristiche dei progetti e alle modalità di finanziamento:
Soggetti beneficiari
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Possono presentare domanda di finanziamento:
– le imprese, ai sensi dell’articolo 2082 c.c., e le società cooperative, ai sensi dell’articolo 2511 c.c., aventi almeno 50 lavoratori e lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato nelle sedi legali presenti sul territorio nazionale.
– i consorzi e i gruppi di impresa purché tutti i partecipanti al soggetto collettivo siano in posse deri requisiti di ammissibilità, ed il capofila dei consorzi e dei gruppi di imprese abbia almeno 50 dipendenti a tempo indeterminato.
– le associazioni temporanee di scopo (ATS) purché tutti i partecipanti all’aggregazione siano in posse deri requisiti di ammissibilità, ed il capofila dei consorzi e dei gruppi di imprese abbia almeno 50 dipendenti a tempo indeterminato. |
Proposte progettuali
ammissibili
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Le proposte progettuali devono prevedere la prosecuzione e/o
lo sviluppo delle azioni già intraprese e/o l’introduzione di nuove azioni di welfare aziendale nel contesto dell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione.
Le proposte progettuali devono prevedere azioni, nel contesto dell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione, che |
affrontino una o più delle seguenti sfide sociali riguardanti il
rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa: 1. crescita della natalità; 2. riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne; 3. incremento dell’occupazione femminile; 4. contrasto dell’abbandono degli anziani; 5. supporto della famiglia in presenza di componenti disabili; 6. tutela della salute. I contributi richiesti per la promozione di iniziative di welfare aziendale potranno essere utilizzati per promuovere progetti relativi: – alle banche del tempo; – alla creazione di asili aziendali; – alla messa a disposizione di servizi di car-sharing; – per attivazione di forme di smart working; – per l’istituzione di contributi economici per incentivare la natalità; – per l’attuazione di convenzioni a favore dei lavoratori; – per la realizzazione di programmi di promozione della salute e del benessere attraverso specifici percorsi formativi. Le azioni progettuali possono prevedere l’attivazione di reti con enti territoriali, aziende e parti sociali.
Per “reti” si intendono partenariati o altri sistemi di partecipazione integrata di soggetti pubblici e privati alla progettazione, realizzazione o finanziamento di azioni per la conciliazione tra vita professionale e vita familiare, funzionali alla sostenibilità futura del progetto e all’impatto sul territorio in cui la rete e il proponente insistono.
Tale partecipazione – che deve essere comprovata da specifiche lettere di intenti, da produrre unitamente alla domanda di finanziamento – è a titolo gratuito e non sono ammessi in nessun caso rimborsi spese o altre forme di corrispettivo per i soggetti in collaborazione esterna.
La realizzazione delle attività progettuali deve essere svolta in via esclusiva dal soggetto proponente, sia in forma singola che associata.
L’affidamento a soggetti terzi è ammesso solo laddove il soggetto proponente non sia in possesso delle competenze necessarie a svolgere tutti gli interventi progettati o non disponga dei beni e servizi oggetto dell’affidamento, e purché l’affidamento sia adeguatamente descritto e motivato nel modello di domanda, nonché rispondente ai criteri di cui alla “Guida alla compilazione”. |
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Massimali di intervento
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La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale
deve essere compresa tra un minimo di euro 500.000,00 |
(cinquecentomila/00) e un massimo di euro 1.500.000,00
(unmilionecinquecentomila/00).
Sono escluse le richieste di risorse finanziarie inferiori al minimo e superiori al massimo sopra stabiliti.
Il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con un cofinanziamento con risorse finanziarie pari ad almeno il 20% del totale dell’importo richiesto ovvero con risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dai soggetti proponenti quantificabili nella percentuale suddetta. |
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Erogazione
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L’importo del finanziamento concesso verrà erogato secondo
le seguenti modalità: – il 30 per cento del finanziamento concesso, previa formale richiesta sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente, da presentarsi entro 60 giorni successivi alla comunicazione di inizio attività, e dalla trasmissione della polizza di assicurazione; – fino ad un ulteriore 40 per cento del finanziamento concesso, dopo 10 mesi calcolati dalla data di avvio delle attività, previa formale richiesta di erogazione sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante; – a saldo del finanziamento concesso, previa formale richiesta di erogazione sottoscritta dal legale rappresentante del proponente, da presentarsi entro 60 giorni dalla data di chiusura del progetto. |
La domanda, a pena di irricevibilità, dovrà essere trasmessa entro le ore 12,00 del 15 ottobre 2019
Per info su come candidare la vostra azienda scrivete a sebastiano.massimino@centocinquanta.it