Organizzazione - Finanza - Controllo

Gli elementi immateriali del continuo aumento di produttività

Vi sono delle fasi della vita aziendale nelle quali l’imprenditore si chiede come fare a spiccare il salto. Come entrare in sintonia con una squadra che – benchè dotata di tutti gli strumenti – appare stanca e demotivata. Sembra che vi sia già tutto: i software, i macchinari, le risorse finanziarie, eppure la motivazione individuale e collettiva latitano e l’azienda procede stancamente.

Nella gestione del cambiamento di un’azienda è necessario presidiare le aree strategiche relative alle prospettive economico-finanziaria, dei processi interni, del cliente e della crescita delle persone, definendo i rispettivi obiettivi, misurandone i progressi, apprendendo dagli errori e ponendo in essere azioni correttive che eliminino alla radice le limitazioni alla crescita.

Il presidio delle aree strategiche è tanto più efficace quanto più l’ambiente aziendale è proattivo, basato sulla cultura del lavoro in team e sulla responsabilizzazione volontaria di ciascuno nel voler portare a termine i compiti che vengono affidati. Tali elementi sono tuttavia un risultato e non una precondizione. L’individuo più motivato, posto nel contesto sbagliato, si trasforma in un elemento apatico.

 

Cosa accomuna le aziende di successo? Come fanno le imprese a mantenere elevati standard di efficacia ed efficienza?

 

Il comune indirizzo verso il miglioramento del benessere organizzativo definibile come: ”lo stato di salute di un’organizzazione in riferimento alla qualità della vita, al grado di benessere fisico, psicologico e sociale della comunità lavorativa, finalizzato al miglioramento qualitativo e quantitativo dei propri risultati.”

L’efficacia operativa dipende strettamente dal clima aziendale dato che la bontà del prodotto rilasciato è in relazione diretta alla capacità produttiva delle persone che hanno contribuito a crearlo.

Per questi motivi la gestione del rischio legato al benessere organizzativo, diventa un’area da presidiare in modo attento e continuativo attraverso lo sviluppo di alcune azioni quali: la definizione, comunicazione e continua affermazione sul campo dei valori aziendali incorporati all’interno della vision e della mission, la leadership esercitata ad ogni livello, la creazione di team di lavoro verticali e trasversali, la formazione continua sul campo.

Condividere gli obiettivi e monitorarne l’andamento rendendo visibili tali progressi ai diretti interessati motiva e forma contemporaneamente perché si apprende solo dai feedback ricevuti e se essi mancano non è possibile crescere.

Anche l’atteggiamento “scaricabarile”, la disaffezione e la scarsa fiducia verso i riferimenti aziendali portando all’incremento del turnover e alla bassa produttività sono quindi da annoverare tra i rischi da evitare per un’organizzazione che vuole crescere.

Mettere a punto un sistema coordinato tra le diverse funzioni aziendali, allocare in modo più corretto possibile le risorse umane, strutturare e condividere le strategie aziendali, analizzare gli scostamenti e compiere azioni correttive pone l’impresa in una condizione “proattiva” nei confronti dei cambiamenti esterni (ed interni) minimizzando le conseguenze di eventi svantaggiosi e capitalizzando le opportunità di crescita.